Arance, il sole dentro

Pubblicato il 26/11/19
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Arance

Colori e profumi della stagione calda tornano sulle nostre tavole grazie alla magnifica arancia dalle molte virtù. Questo tipico frutto invernale – il periodo migliore per gustare le arance va da novembre a marzo, cioè nel pieno della maturazione – sembra quasi che abbia fatto il pieno di sole mentre cresceva sugli alberi durante l’estate, e che ora ce lo restituisca, spazzando via un po’ del grigiore di questa stagione.

Ne ha fatta di strada l’arancio per arrivare da noi: dalla Cina e dal sud-est asiatico, ha percorso l’antica via della seta ed è arrivato in Sicilia nel I secolo e lì, non si sa per quale motivo, si è fermato. Tant’è che la sua riscoperta e diffusione su vasta scala la dobbiamo, molto tempo dopo, nel XIV secolo, ai marinai portoghesi.

Un albero generoso, l’arancio: riposa solo tre mesi (e può succedere che fiorisca e fruttifichi contemporaneamente) e ci regala qualcosa come 500 frutti all’anno. Non resta che approfittare di tanta munificenza!

 

Arance: vitamina C e altre proprietà benefiche

Le arance sono ricche di vitamina C, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario: così, per tenere lontani raffreddori e malattie da raffreddamento, un buon modo è consumare 2 o 3 arance al giorno (ricordate che la spremuta va bevuta appena fatta: a contatto con ossigeno, luce e calore, infatti, la vitamina C si degrada molto in fretta). E ancora, le arance danno una mano al fegato e alla digestione, svolgono un’azione depurativa e disintossicante: insomma, ironia della sorte, aiutano a combattere proprio la “pelle a buccia d’arancia”, acerrima nemica di molte donne!

Non contengono glutine, quindi sono adatte a chi soffre di celiachia (attenzione però ai preparati a base di arancia), mentre sono ricche di sali minerali: fra gli altri, magnesio (che rinforza il sistema nervoso), fosforo, calcio e ferro; e, poiché contengono una quantità di zuccheri relativamente bassa, possono essere consumate anche da persone affette da diabete.

Infine, ci aiutano anche nella prevenzione di tumori: non a caso l’Airc-Associazione per la ricerca sul cancro, le ha scelte come simbolo della sua raccolta fondi.

 

Arance bionde o rosse

Ci sono diverse varietà di arancia, che si differenziano per colore (bionde o rosse) e forma. Ad arrivare per prime sulle nostre tavole sono le Navel: tondeggianti e non troppo grosse, sono bionde e dal sapore dolce. Subito dopo, verso la fine di novembre, arriva una delle varietà più pregiate, il Tarocco: frutto medio-grande, a polpa rossa, ricco di succo e quindi decisamente adatto anche per le spremute oltre che per la tavola. A dicembre matura la varietà Moro: come il Tarocco ha polpa di colore rosso, ma più scuro, calibro medio-grande ed è ricca di succo. Ci sono poi varietà Ovale (polpa bionda, di forma allungata, disponibile fino a primavera inoltrata) e infine le Sanguinello: sono le ultime arance della stagione (maturano fra gennaio e febbraio), hanno la polpa rossa e sono poco zuccherine.

 

Arance in cucina e non solo

Le arance non sono solo un frutto da mangiare a fine pasto o da utilizzare nella preparazione di dolci: ad esempio l’arancia in insalata con i finocchi è un piatto semplice e gustoso. Con la scorza si possono poi anche fare delle infusioni, ottenendo un’ottima bevanda digestiva.

Avventurandoci oltre i fornelli, possiamo essiccarle (basta tagliarle a fette non troppo sottili e passarle in forno) e preparare così dei pot-pourri profumati oppure, visto che siamo in periodo natalizio, originali decorazioni per l’albero di Natale o per i confezionare i regali. Fra i rimedi della nonna le arance vengono infine consigliate come alternativa al lucido da scarpe (strofinare sulla pelle le scorze, e poi ripassare con un panno di lana), e come tonico per il viso (prima di andare a letto lavarlo con acqua fredda e poi massaggiare con il succo d’arancia le zone più delicate).

 

 

 

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay