Tra i frutti del bosco autunnale meno noti ci sono anche bacche di ginepro o di rosa canina, sorbe e corbezzoli.
di Andrea Begnini
Spesso le dimentichiamo. Spesso non le riconosciamo. Spesso non sappiamo come usarle. Eppure sono un tesoro di gusto e benessere che solo l’autunno dei nostri boschi ci regala con generosità.
Le bacche di ginepro possono essere essiccate e usate per arricchire arrosti di carne e pesce, ma anche per preparare in casa liquori, distillati o macerati. Le bacche di rosa canina, invece, vengono spesso impiegate per creare composizioni autunnali e natalizie, ma sono anche una ricca fonte naturale di vitamina C e di vitamine del gruppo B. Per questo, possono essere aggiunte anche fresche a estratti, macedonie o frullati, dopo avere avuto cura di togliere i semini interni.
Tra gli altri frutti a volte dimenticati della nostra tradizione, le sorbe vengono solitamente raccolte a metà maturazione, quando sono di un colore giallo-arancio, e lasciate maturare in casa. Quando raggiungono un bel colore bruno si possono impiegare per marmellate o liquori. I corbezzoli, invece, possono essere consumati freschi, appena colti dall’albero, per il loro sapore leggermente acidulo ma molto interessante.