Favole per bambini: i grandi classici da raccontare

Pubblicato il 28/03/19
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Museo Freilichtmuseum Glentleiten des Bezirks Oberbayern

Favole per bambini: i grandi classici da raccontare

Cosa c’è di più bello che leggere fiabe a propri piccoli, ritornando indietro nel tempo, quando ne ascoltavano prima di addormentarci. Oltre alla bellezza di trasmettere bei ricordi di infanzia, i racconti sono molto utili per lo sviluppo cognitivo.

Le favole per bambini, specialmente i grandi classici, sono importanti per aiutare ad apprendere valori come amicizia e solidarietà, per acquisire consapevolezza sulla distinzione tra bene e male, o sapersi rapportare con le paure.

Vediamo allora quali fiabe per bambini possono essere di aiuto a tirare su piccole donne e piccoli uomini.


Peter Pan

James Matthew Barrie creò nei primissimi anni del ‘900 il personaggio di Peter Pan, un bambino, abitante dell’Isola che non c’è, alla guida di una banda di bimbi sperduti che non vogliono crescere. Questa favola si svolge in un ambiente fantastico, popolato da pirati (il celebre Capitan Uncino), fate e indiani, dove arrivano, guidati dall’istrionico Pan, Wendi e i suoi fratelli. La ragazza farà da mamma ai tanti orfanelli che popolano l’isola educandoli e responsabilizzandoli. Nel frattempo si costruisce la battaglia contro i pirati. Il celebre racconto dello scrittore scozzese, riadattato anche cinematograficamente, ci mette davanti alla questione del rapporto tra bambini e adulti, nonché ci ricorda, quando siamo di fronte a piccole donne e piccoli uomini, che un tempo lo siamo stati anche noi.


Il Brutto Anatroccolo

Quella del danese Hans Christian Andersen rimane una delle favole per bambini preferite. Scritta nella prima metà dell’Ottocento vede come protagonista un anatroccolo grigio impacciato da una mole fisica che lo rende ben diverso, nell’aspetto, dai suoi coetanei. Fuggirà non potendo sostenere le derisioni che subisce, e per questo dovrà affrontare molte vicissitudini fino ad un esito inaspettato. Tra gli aspetti messi in luce quello dell’educazione ad accettare quelle differenze che possono sorgere tra i bambini, evitando forme di ostracismo e di danni all’autostima altrui.


La Bella e la Bestia

Si tratta di una delle favole per bambini più diffuse in Europa. Riadattato in versioni di più autori, ha raggiunto la celebrità con il cartone animato Disney. Le differenze con la versione cinematografica sono però abbastanza evidenti. Quello che si trae comunque dalla vicenda di Belle e la Bestia è l’importanza della bellezza interiore, quella che si trova nel cuore, nonostante tutto.


Hansel e Gretel

Celebre racconto dei fratelli Grimm che probabilmente si ispira, con importanti varianti e ricostruzioni fantasiose, ad una storia realmente accaduta. Hansel e Gretel sono fratello e sorella, di cui la famiglia decide di disfarsi a causa della carestia. Dispersi dal padre in un bosco su pressioni della matrigna, la storia insegna come anche in situazioni molto difficili sia necessario sapersela cavare, perseverando e usando l’astuzia necessaria. Un classico delle fiabe per bambini che attraversa intere generazioni.


Pinocchio

Pinocchio è un burattino di legno di pino che Geppetto, un amorevole e povero falegname, decide di costruire per avere la gioia di un figlio. Una volta che Pinocchio prenderà vita ne combinerà di tutti i colori mettendosi nei guai, subendo dure punizioni e ingiustizie. Un racconto che non nasconde alcune delle “ruvide” situazioni della provincia italiana, in particolare della Toscana, nel diciannovesimo secolo. È molto conosciuto sul territorio nazionale, ma anche in grandissima parte del mondo, visto che è ai primi posti tra le storie per bambini più tradotte.