Quando gli italiani mangiano un gelato, il loro volto esprime per l’86% felicità, ben al di sopra della media (64%) riscontrata negli altri Paesi europei. Il gelato batte in questo perfino il cioccolato, universalmente considerato uno degli alimenti più appaganti: per il cibo degli dei infatti, il misuratore di felicità tocca “solo” – si fa per dire – i 61 punti percentuali. In ogni caso, se combinassimo i due valori, il gelato al cioccolato dovrebbe rappresentare un vero e proprio “concentrato di felicità”. Il prototipo assoluto del sorriso da appagamento da cibo!
A fare la scoperta sono stati due scienziati informatici dell’Università di Amsterdam, che hanno progettato un software in grado di mettere in relazione i mutamenti dei tratti del viso con le emozioni che li determinano. Il programma è stato applicato per misurare le reazioni espressive all’interazione con il cibo di oltre 300 persone, ed ecco che il gelato, almeno per noi italiani, è stato eletto l’alimento che in assoluto ci rende più felici.
Attenzione alle calorie
Avevamo bisogno di un software per saperlo? Probabilmente no. Così come non abbiamo certo bisogno dell’informatica per sapere che se esageriamo, alla felicità si sostituisce l’ansia da bilancia.
Il problema non sono gli elementi base del gelato (latte, zucchero e uova), quanto i diversi ingredienti aggiunti: dal cioccolato alla frutta secca a, se si tratta di un affogato, superalcolici, ecco che le calorie vanno alle stelle. Fra i gelati dietetici ci sono dunque quelli alla frutta: ad esempio, 100 grammi di sorbetto al limone contengono circa 130 kcal, mentre la stessa quantità di un bel cono con panna, scaglie di cioccolato e noccioline supera le 300 kcal.
Come in tutte le questioni che riguardano il cibo, dobbiamo usare il buonsenso: basta non esagerare nelle quantità e, soprattutto, fare sempre un po’ di attività fisica che ci aiuti a smaltire (per bruciare le calorie del nostro cono alla panna bastano un paio d’ore di passeggiata).
Gelato: non solo dolce
Vi sarà certamente capitato durante qualche pasto “importante” – magari un pranzo di matrimonio – di vedervi servire, più o meno a metà delle portate, un sorbetto alla salvia, delizioso ed efficace aiuto per la digestione. Però pur sempre di un saporino dolce si trattava, mentre negli ultimi anni il gelato salato ha avuto un vero e proprio boom. Così dal cilindro di gelatai e chef sono usciti gelati al curry o al prosciutto, al pomodoro, al pecorino e baccelli; ci sono locali che all’apericena hanno sostituito l’aperigelato, magari da accompagnare con gelati al gusto di mohito o di Campari… Rivoluzione gastronomica o moda passeggera? Il tempo ce lo dirà.
Il gelato fatto in casa
Se volete preparare il gelato in casa, la soluzione più semplice è certamente quella della gelatiera. In realtà anche fare il gelato senza gelatiera non è particolarmente complicato:
-
\
-
\
si può seguire la ricetta di gelato che abbiamo scelto, con l’unica differenza di riporre il composto in freezer e ogni 30 minuti circa frammentare i cristalli di ghiaccio usando un robot da cucina;
\
\ -
\
gelato con panna montata e alcolici: consiste nel montare la panna fredda di frigorifero, aggiungendo zucchero a velo per dolcificare, aggiungere poi latte condensato oppure frutta in purea e qualche cucchiaio di alcol (rum, vodka… quello che preferite. L’alcol è indispensabile per evitare la formazione dei cristalli di ghiaccio).
\
Un consiglio riguarda infine la conservazione del gelato: il gelato in freezer va sempre coperto per evitare che si formino cristalli di ghiaccio. Si può utilizzare della pellicola trasparente, o della carta da forno, e poi chiudere il contenitore con il suo coperchio. Così il vostro gelato resterà buono fino a un mesetto. Meglio comunque prepararne piccole dosi: un po’ per non farsi prendere da continue tentazioni golose, e un po’ perché se consumato entro pochi giorni dalla preparazione si potranno assaporare tutte le sue caratteristiche.
Foto di silviarita da Pixabay