Guida al profumo

Pubblicato il 03/12/19
Tempo di lettura: 3 minuti
Profumo alla lavanda

“Voglio il tuo profumo”, canta Gianna Nannini in uno dei suoi maggiori successi. Ma come scegliere il profumo adatto, per uso personale o (più difficile e delicato) per fare un regalo?

 

Essere se stessi e non esagerare

Due gli accorgimenti imprescindibili. Il primo è quello classico, da non dimenticare mai in ogni evenienza della vita: essere se stessi e ‘indossare’ un profumo sentendoselo addosso come un vestito misurato e cucito in sartoria. Se non piace a noi, non potrà mai piacere agli altri. Per scegliere bene, occorre poi essere consapevoli del nostro odore individuale, quello che abbiamo indipendentemente dai fattori esterni: l’essenza aggiuntiva lo deve valorizzare con armonia e buon gusto. Sembra facile e in realtà lo è: basta miscelare autostima e creatività e il gioco è praticamente fatto.

Il secondo consiglio è pure un must in quasi tutti i frangenti del quotidiano: non esagerare con il profumo, non farci la doccia, non riempirne, oltre che la nostra pelle, anche vestiti e ambienti.

Passiamo all’atto pratico, anche perché il calendario ci offre un’ottima occasione per sperimentare la nostra capacità di affascinare, conquistare e stupire con il profumo: il 31 dicembre è alle porte.

Per quanti (e sono i più), lo trascorreranno non da soli, ma andando a un cenone o a un veglione, o anche solo a casa di amici, si porrà la sfida della scelta! Una sfida, sì, perché bisognerà emergere nel gruppo senza strafare, anzi lasciando pure agli altri la possibilità di comunicare e interagire anche da questo punto di vista, oltre che con la conversazione o il gioco. E bisognerà fare i conti con gli aromi di cibi e bevande!

 

Timidi o dinamici? Il profumo adatto

Scegliere, dicevamo. Scartata l’ipotesi di imitare un amico o un’amica (l’emulazione in questi casi è in genere un grave errore), bisognerà guardare a noi stessi. Dunque, se, per esempio, siamo persone dinamiche e multitasking, ci vorrà un profumo brioso e frizzante, carico di sana elettricità: andrà benissimo un sentore di frutta. Se, al contrario, siamo individui romantici e sentimentali o anche se la notte di San Silvestro, che è insieme fine e inizio, ci induce alla nostalgia per l’anno trascorso emozionandoci contemporaneamente per quello che verrà, dovremo optare per un odore di origine floreale. Se, invece, siamo un po’ timidi, introversi, e se le feste, come spesso accade, ci danno quel tocco di malinconia facile da tradurre in fascino, allora dovremo virare sull’elemento acqua: sul caldo abbraccio della pioggia (ma come sa di buono la terra bagnata!), sulla freschezza tipica della rugiada o sull’eleganza della lavanda.

Si dirà che questi sono consigli validi principalmente per signore e signorine. Niente di più sbagliato: anche i maschietti hanno ormai imparato il valore della cura del proprio corpo e c’è quindi par condicio olfattiva nelle nostre indicazioni.

 

 

Scegliere il profumo: come sperimentare

Proseguiamo. Abbiamo usato la parola ‘corpo’ non a caso. La pelle cambia da persona a persona e può essere, per esempio, secca o grassa. Ne consegue che la scelta del profumo deve essere oculata, insomma non bisogna mai fermarsi alla prima opzione, ma controllare e sperimentare.

Adesso il panorama è completo. Il ventaglio delle possibilità è aperto e chiaro. Bisogna passare all’azione. L’abbiamo detto. Abbiamo davanti a noi la grande occasione della festa dell’ultimo dell’anno, un passaggio della vita e del rinnovamento secondo solo al compleanno, un appuntamento, dunque, significativo, per il quale ciascuno dovrà saper trovare e proporre profumo di donna, acqua di colonia, essenza di mughetto, freschezze raffinate, sentori di novità, odori accattivanti e imprevedibili, aromi capaci di dare anima e corpo all’aura che ci circonda e ci accompagna in ogni momento e che rappresenta il confine di contatto con il mondo e con il prossimo.

 

 

 

Foto di Marina Pershina da Pixabay