Le sue fioriture gialle, vaporose e profumate, annunciano la primavera e mettono grande allegria: stiamo parlando della mimosa, fiore simbolo della festa della donna che si celebra l’8 marzo, anche se – complici le temperature miti anticipate – se ne possono ammirare già in febbraio splendide fioriture. I fiori della mimosa sono più propriamente delle infiorescenze, formate da tanti piccolissimi fiori color giallo canarino riuniti nella classica “pallina” vaporosa e profumata: ogni ramo ne produce tantissimi e sbocciano in ordine a partire da quelli più vicini al fusto. Una cosa che non tutti sanno è che la mimosa è uno dei tanti fiori commestibili: provate la ricetta di fiori di mimosa fritti in questa pagina!
Come coltivare la mimosa
La mimosa, il cui nome botanico è Acacia dealbata, è un arbusto che può crescere fino a raggiungere le dimensioni di un piccolo albero. È una pianta originaria addirittura del continente australiano, ma che si è adattata bene al clima mediterraneo, tanto da crescere spontanea in diverse zone dal clima particolarmente mite, come la Riviera Ligure. La sua coltivazione ideale è in un giardino abbastanza soleggiato, con un terreno tendenzialmente acido e ben drenato – si può aggiungere della pietra pomice al momento dell’interro – perché la mimosa teme i ristagni d’acqua. Al tempo stesso, la mimosa teme anche la siccità: la mimosa coltivata in piena terra non necessita generalmente di innaffiature, se non durante le estate particolarmente aride e calde; la mimosa coltivata in vaso, invece, ha bisogno di un terreno sempre leggermente umido, il che si traduce, in primavera e soprattutto in estate, in annaffiature non troppo abbondanti ma regolari.
Come coltivare la mimosa in vaso
La mimosa teme le gelate, quindi se abitiamo in zone dove la temperatura notturna scende spesso sotto lo zero, l’unica alternativa è appunto provare a coltivare la mimosa in vaso. Naturalmente quest’ultimo dovrà essere abbastanza grande e pesante da sorreggere quello che diventerà un arbusto (anche se non crescerà mai come una mimosa in piena terra, dovremo procedere a successivi rinvasi negli anni) e il terriccio deve essere tendenzialmente acido e mescolato con pietra pomice per evitare i ristagni che, in vaso, sarebbero ancora più deleteri. Poniamo inoltre sul fondo del vaso 5 cm di argilla espansa, sempre per evitare i ristagni. Sulla superficie del terriccio possiamo distribuire, in primavera-estate, un po’ di concime granulare.
Come detto, in vaso la mimosa ha bisogno di leggere ma regolari innaffiature che mantengano sempre leggermente umido il terreno. In inverno, la mimosa in vaso deve essere spostata in un ambiente che la protegga dalle gelate: va benissimo una serra fredda, o una terrazza chiusa o semichiusa. Vista la sua crescita abbastanza veloce, sarà importante anche premunirsi con carrelli o altri strumenti che consentano di spostare agevolmente la pianta.
Foto di Artvision-So da Pixabay