Altro che “pane e cicoria”, inteso come pasto povero e di pura sussistenza! Sì la famiglia è la stessa (quella delle cicorie, appunto); ed è anche vero che per diversi secoli questo meraviglioso ortaggio ha rappresentato un po’ il cibo dei poveri. Ma parlare oggi di radicchio rosso vuol dire pensare a una delle nostre eccellenze a livello internazionale che, nella zona vocata alla sua produzione, il Veneto, è tutelata dal marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Radicchio rosso precoce o tardivo
Oltre al radicchio rosso, che ha foglie di colore rosso scuro, ci sono altre due varietà di radicchio: il radicchio variegato (foglie verde chiaro striate da venature di rosso) e il radicchio bianco.
A seconda del periodo di raccolta viene definito “precoce” e “tardivo”. Il Disciplinare di produzione del “Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP” stabilisce rigorose modalità di coltivazione e raccolta: “Le operazioni di raccolta per il Radicchio Rosso di Treviso tardivo si effettuano a partire dal 1° novembre e comunque dopo che la coltura abbia subito almeno due brinate, per favorire la colorazione rossa della pianta”, mentre “Le operazioni di raccolta per il Radicchio Rosso di Treviso precoce si effettuano a partire dal 1° settembre”. Per quest’ultima varietà, è sempre il Disciplinare a stabilire che, dopo il caldo estivo, le foglie verdi del radicchio vengano, ancora in campo, raggruppate e legate così che il cuore dell’ortaggio sviluppi, al buio, nuove foglie che poi a settembre presenteranno il caratteristico colore rosso intenso.
Radicchio rosso: proprietà benefiche
Dal sapore amarognolo e dalla consistenza croccante, il radicchio rosso è anche un vero e proprio concentrato di virtù. Non contiene glutine, e dunque è consigliato per le persone affette da celiachia. Ha proprietà depurative e, grazie all’alto contenuto di acqua (il 93%), alla presenza di fibre e ai suoi ‘principi amari’, favorisce digestione e buon funzionamento dell’intestino; calcio e ferro rendono le nostre ossa più forti, mentre altri suoi componenti hanno proprietà di prevenzione delle malattie cardiovascolari e, altri ancora, ci aiutano a contrastare i disturbi legati all’insonnia (già greci e romani gli attribuivano proprietà curative in questo senso). E, volendosi fidare dei consigli dei nonni (o qualcosa di più, in questo caso), già secondo Plinio il Vecchio questo ortaggio era un amico del fegato. Se poi avete problemi di peso, sappiate che ha poche calorie (13 ogni 100 grammi) ed è un alimento molto indicato per le diete.
Non vi basta? Allora aggiungete anche che, secondo alcuni studi, sembra che il radicchio rosso contenga una grande quantità di sostanze antiossidanti (più di quante ne contengano alimenti famosi per questa proprietà come mirtilli e uva passa): questo vuol dire dare una mano a rallentare l’invecchiamento delle nostre cellule e offrire benefici a chi soffre di artrite e reumatismi.
Radicchio rosso in cucina
Il classico dei classici è il risotto al radicchio rosso. Ma crudo in insalata o cotto in diversi modi (ai ferri, fritto, stufato), il radicchio rosso è davvero un ortaggio che si presta a essere utilizzato in molte e diverse ricette.
Si sposa al salmone affumicato o ai formaggi se pensate ad un antipasto con radicchio rosso, alla zucca o allo speck o alle noci se pensate a un primo con radicchio rosso, a un semplice tomino grigliato o a bocconcini di pollo per un gustoso secondo a base di radicchio rosso; e, se vi piace provare qualcosa di nuovo, può essere anche l’ingrediente base per un buon dessert.
E, come per tutte le materie prime, attenzione alla freschezza. Avvolto in un canovaccio e poi in un sacchetto di plastica, può essere conservato in frigorifero per 7-10 giorni. Ma, ovviamente, se consumato subito dopo l’acquisto, se ne potranno apprezzare meglio sapore e croccantezza.
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