Soffermarsi su particolari che normalmente passano inosservati, sentire gli odori e i rumori del mondo che ci circonda, esplorare luoghi altrimenti irraggiungibili: sono solo alcuni dei buoni motivi per decidere di fare una vacanza in bicicletta. Tanto più che negli ultimi anni sono aumentati – anche in Italia – piste ciclabili e percorsi protetti, oltre a tutta una serie di servizi (luoghi di sosta, itinerari ad hoc, la possibilità di viaggiare in treno con la bicicletta) che rendono più ancora più facile e piacevole darsi al cicloturismo.
Prima di partire
Anche se sceglierete un itinerario non troppo complicato – cosa che è consigliabile soprattutto se è la vostra prima volta: il rischio è che difficoltà e contrattempi, che sono sempre in agguato, vi facciano passare la voglia delle due ruote – un po’ di fiato e gambe dovrete necessariamente farvele. Senza esagerare con palestre o allenamenti casalinghi in sella alla cyclette, l’importante è non arrivare impreparati alla partenza, e magari ritrovarsi bloccati già alla prima tappa da acido lattico, dolorosi crampi e fiatone.
Capitolo attrezzatura per una vacanza in bicicletta. Non è necessario munirsi di una bicicletta super tecnologica, peraltro assai costosa. Potete anche adattare la vostra mountain bike (se l’itinerario non prevede percorsi accidentati bisogna dotarla di pneumatici più leggeri) o bicicletta da città. Affidatevi al vostro meccanico di fiducia che saprà consigliarvi quale manubrio, sella, indispensabile portapacchi, fanali e catarifrangenti (obbligatori per legge) sono più adatti alle vostre esigenze. Ma ricordate anche che molti viaggi organizzati prevedono la possibilità di affittare la bicicletta: con 50/100 euro (a seconda della durata e del percorso, e naturalmente dalla singola agenzia) avrete a disposizione un mezzo attrezzato e adatto alla vostra vacanza.
Quanto ai bagagli, la regola aurea è “di meno”. Perché, banalmente, sarete voi a doverveli portare in spalla o nel portapacchi: dunque pensateci bene prima di infilare nello zaino quel vestito tanto carino che ammicca dall’armadio… davvero pensate che dopo una giornata passata a pedalare (e in vista della prossima) avrete voglia di passare una serata in discoteca? Discorso che vale anche nel caso in cui decideste di affidarvi ad un viaggio organizzato che prevede il trasporto del bagaglio. Indispensabili invece una mantella (o altro capo impermeabile), i mezzi guanti per proteggere le mani dalle molte ore di impugnatura del manubrio, e del sapone da bucato (avendo poco bagaglio dovrete ‘rinnovarlo’ da soli). I cicloturisti più esperti consigliano un peso totale del bagaglio compreso fra i 12 (se si pedala in salita) e i 16 chili (se si pedala in piano).
Itinerari per vacanze in bicicletta
L’itinerario deve essere accuratamente organizzato prima di mettersi in sella. Tappe quotidiane, soste turistiche o per riprendere fiato, pernottamenti: non affidatevi all’improvvisazione, specialmente se è la vostra prima volta. Sul web trovate tutto quello che vi serve, dalle agenzie che offrono pacchetti completi (itinerari con o senza accompagnatore, prenotazione alberghi, noleggio bici e trasporto bagagli) alle mappe delle reti ciclabili. L’Italia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nell’offerta per i cicloturisti: è possibile così avventurarsi lungo la ciclovia del Po o fra i vigneti della Franciacorta, lungo gli 80 chilometri de “la via del Brenta” che attraversa tutta la Valsugana o tra le chiese, castelli e mulini della pista ciclabile della Val di Sole. Non solo Lombardia e Trentino: in Puglia si può andare alla scoperta delle cattedrali romaniche in un percorso che da Bari arriva a Trani, o in Sicilia fare il giro dell’Etna.
Davvero tanti gli itinerari in Europa – dove paesi come Austria, Germania, Francia, Olanda, che hanno una più lunga consuetudine con le due ruote, sono più avanti di noi in termini di piste ciclabili e servizi. Un pensierino va sicuramente fatto sulla Avenue Verte, l’itinerario che tra piste ciclabili, brevi tratti in strade secondarie e lungo le “vie verdi” realizzate lungo tratti ferroviari dismessi, collegano Parigi a Londra: 400 e qualcosa chilometri da affrontare una pedalata alla volta.
Foto di Ingi Finnsson da Pixabay